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Nessun Dio ci salverà

Perdere la fede in Dio fu dura all’inizio, perché mi era stato insegnato che senza Dio non c’erano più valori, nessuno scopo, nessuna gioia, nessun amore – solo una massa di atomi che rimbalzano nello spazio.

Più tardi, tutte queste cose tornarono. Tutto è fatto sì di atomi, ma questo non significa che siano “solo” atomi. Il fatto che il valore, gli scopi, la gioia e l’amore siano fatti di atomi è ciò che li radica nella realtà. Dopo che uno scienziato ha svelato l’arcobaleno, l’arcobaleno c’è ancora, con tutte le sue dettagliate bellezze. Avevo imparato a godere della pura realtà.

Una cosa che invece non tornò fu la sicurezza di vivere in un mondo governato da un essere onnipotente benevolo.

Naturalmente, non avevo mai creduto che Dio avrebbe ottimizzato tutto e soddisfatto tutti i miei desideri. Era una teoria troppo semplice da falsificare, quella.

Ero però sicuro che ci fosse una qualche soglia di orrore abbastanza orribile oltre la quale Dio sarebbe intervenuto…. Nessun genitore amorevole, desiderando che il figlio crescesse forte e fiducioso di sé, lascerebbe che il suo pargolo si facesse investire da una macchina.

Ma adesso, supponiamo di farci una domanda diversa:

Date tali-e-tali condizioni iniziali, e date tali-e-tali regole, quale sarebbe il risultato matematico?

Nemmeno Dio può cambiare la risposta a questa domanda.

Che aspetto ha la vita, in questo mondo immaginario, dove ogni step procede solo dal suo immediato predecessore? Dove le cose avvengono, o no, solo in base a determinate regole matematiche? E dove le regole non descrivono un Dio che veglia su ogni stato? Che aspetto ha, il mondo della matematica pura, oltre la portata di Dio?

Quel mondo non sarebbe giusto…. La vita complessa potrebbe evolvere, oppure no. La vita potrebbe diventare senziente, oppure no….

Se un qualcosa di simile agli umani si evolvesse, soffrirebbe di malattie—non per impartire loro una qualche lezione, ma solo perché si dà il caso che anche i virus evolvano. Se le persone di quel mondo [fossero] felici, o infelici, la cosa potrebbe non avere niente a che fare con le buone o cattive scelte che hanno fatto. Nulla a che fare con il libero arbitrio, o con le lezioni imparate. In quel mondo ipotetico, Genghis Khan [potrebbe] uccidere un milione di persone, ridere, arricchirsi, e non essere mai punito, e vivere una vita molto più felice della media. Chi lo impedirebbe?

E se Gengis Khan tortura le persone a morte, per suo divertimento? [Potrebbero] chiedere aiuto, forse immaginare un Dio…. [Ma] non c’è nessun Dio in questo sistema. Le vittime si salveranno solo se le cellule giuste saranno 0 o 1. E non è probabile che qualcuno sconfigga Gengis Khan; se mai [lo faranno], qualcuno li colpirà con una spada, la spada distruggerebbe gli organi e morirebbero, e sarebbe la fine.

Quindi le vittime muoiono, gridando, e nessuno li aiuta….

Comincia a suonarvi familiare, questo mondo?

Non potrebbe essere che gli esseri senzienti sono morti, per milioni di anni… senza anima né aldilà… non nel quadro di un grande piano della Natura? Non per insegnarci qualcosa sul significato della vita. Nemmeno per insegnarci una qualche profonda lezione su cos’è impossibile.

Semplicemente morti. Perché? Perché sì. 1

È questo, in effetti, il mondo in cui viviamo: il mondo della matematica e della fisica.

Un tempo credevo che l’estinzione umana non fosse permessa, perché Dio avrebbe impedito una cosa del genere. Altri potrebbero credere che l’estinzione umana non è permessa a causa di “giochi a somma positiva” o “democrazia” o “tecnologia.” Ma nel mondo della matematica e della fisica, l’estinzione umana è permessa, che noi si distolga istintivamente lo sguardo da un pensiero del genere o no.

Tanto premesso, possiamo rendere il mondo in qualche modo più sicuro, se scegliamo di prepararci adeguatamente:

Non possiamo cambiare la fisica. Ma possiamo costruire delle paratie, e installare dei paraspigoli.

Un giorno, forse, le menti saranno protette. I bambini potranno forse scottarsi un dito o perdere un giocattolo, ma non saranno più investiti dalle macchine….

[Ma] dobbiamo arrivarci partendo da questo mondo… il mondo del duro cemento, senza paraspigoli. Il mondo dove le sfide non sono calibrate alle nostre attività, e perdere [quelle sfide] può costare la vita.

Siamo spesso deboli e stupidi, ma dobbiamo provare, perché nessun Dio ci salverà. Esistono scenari tanto terribili da essere inconcepibili agli umani. Ma non sono inconcepibili alla fisica.

* * *

1La citazione ha subito qualche minore modifica grammaticale.